Traduzione legale: cinque ostacoli da superare

Chi lavora con la traduzione legale sa che registro linguistico e significato del testo non sono semplici da comprendere senza anni di studio e di esperienza. 

La traduzione giuridica, infatti, si serve di due potenti alleati: la creatività della traduzione letteraria e la terminologia della traduzione tecnica. Purtroppo, però, da soli, questi due ingredienti non bastano. 

La traduzione legale deve anche essere equilibrata, corretta, affidabile, fedele al testo originale e adatta a essere compresa nel linguaggio di destinazione. 

Già, ma come combinare tra loro fedeltà al testo di origine e adattabilità al linguaggio di destinazione? La risposta è semplice: bisogna individuare e superare tutti gli ostacoli che ruotano attorno al difficile mondo della traduzione legale. Eccone 5, i più importanti e rilevanti nel campo della traduzione di atti, certificati e contratti.

l’ordinamento giuridico cambia da un paese all’altro

Le norme cambiano da un paese all’altro e ciò che ha valore legale per un paese può non averlo per un altro. Una terminologia o un concetto espresso nella lingua di origine del documento può non esistere nel paese di destinazione. 

Il traduttore legale dovrà quindi avere una profonda conoscenza della cultura e dell’ordinamento giuridico della lingua sorgente, oltre che del linguaggio di destinazione. 

Lo sostiene anche Alenka Kocbek, dell’Università di Primorska in Slovenia, secondo la quale, l’ordinamento giuridico va considerato come espressione della cultura di un Paese. I traduttori, pertanto, debbono fare il modo di rispettare tutte differenze legali e culturali tra un paese e l’altro.

In questo percorso sono spesso aiutati da organizzazioni internazionali che forniscono guide e buone prassi per tradurre documenti legali senza alternarne il significato originale.

le leggi si evolvono e i sistemi giuridici cambiano nel tempo

I rapidi cambiamenti geopolitici modificano anche gli assetti giuridici dei vari paesi. Basti pensare alla Brexit, cioè all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. 

Tutto ciò avrà anche dirette conseguenze sulle leggi e sulle eventuali traduzioni legali di atti e documenti da usare in Gran Bretagna. 

Per superare questo ostacolo, i traduttori debbono sempre mantenersi aggiornati su improvvise modifiche di leggi, norme e regolamenti coinvolti nel processo di traduzione legale.

tradurre la terminologia legale

La corretta traduzione della terminologia legale è una delle sfide più difficili da affrontare per un traduttore. Alcuni termini legali non esistono affatto nella lingua di destinazione o sono, addirittura, intraducibili.

Altri, invece, possono avere un significato completamente diverso. Esempio: “habeas corpus” esiste solo nell’ordinamento giuridico inglese e americano e in nessun altro paese del mondo. 

La parola “consideration” è un termine legale negli Stati Uniti, ma necessita di una spiegazione più lunga nel linguaggio di destinazione, complicando ulteriormente il lavoro del traduttore.

tono di voce

La scelta dello stile di scrittura, cioè del tono di voce, è un altro importante ostacolo da superare nella traduzione legale. 

Ogni traduzione legale deve rimanere fedele al suo significato originale, con uno stile formale e autorevole, ma anche con una corretta terminologia che la renda adatta alla lingua di destinazione. 

In inglese, ad esempio, per il tono formale si usa la forma passiva, mentre in altre lingue è necessaria la forma attiva. 

Per tradurre in tono formale un documento legale dall’inglese, quindi, sono necessarie delle specifiche abilità e un’alta capacità di localizzazione del testo nella lingua di arrivo.

sintassi e punteggiatura

Sintassi e punteggiatura sono  tra gli ostacoli più ostici nella traduzione legale. I documenti da tradurre contengono, infatti, la sintassi e la punteggiatura della lingua sorgente. 

Struttura delle frasi, punteggiatura e colonne possono completamente alterare il significato di un documento legale, specie se la lingua di destinazione ha una sintassi e una punteggiatura differenti. 

In questo caso, la traduzione legale non diventa solo una questione di parole e terminologie, ma di significati giuridici e culturali ben più profondi. 

Bisogna, quindi, selezionare con attenzione la giusta punteggiatura e struttura sintattica. Basti pensare, ad esempio, che, in italiano, nelle cifre e nei numeri, il punto fermo inglese è rappresentato dalla virgola. 

Un errore sintattico può portare non solo a gravi errori d’interpretazione, ma anche alla nullità del documento legale. 

Gli errori si evitano traducendo il testo con accuratezza e semplicità. 

Spesso, essere accurati e letterali è la miglior soluzione per produrre una traduzione legale corretta, affidabile e di qualità.

La traduzione di documenti legali, qualora non venga gestita in modo appropriato, può causare serie conseguenze giuridiche e consistenti perdite economiche. 

La traduzione legale di qualità e senza rischi, invece, richiede esperienza, pazienza, precisione e conoscenza. Per tale motivo, andrebbe affidata solo a traduttori altamente qualificati e specializzati nel campo del diritto oppure, nel caso di documenti complessi, ad avvocati traduttori madrelingua nella lingua di arrivo.

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