Il ruolo della traduzione audiovisiva nella localizzazione di film e serie tv

La crescente popolarità dello streaming ha permesso a milioni di persone in tutto il mondo di accedere a tantissimi contenuti, senza dover mettere piede fuori da casa. Netflix, Amazon, Disney e molte altre compagnie si sono affermate come player principali in un mercato che sembra inarrestabile. E oggi producono e distribuiscono su scala globale contenuti originali a un ritmo mai visto prima.

Fondamentale per il successo di questa strategia è la localizzazione rapida dei contenuti. Localizzare significa riuscire a raggiungere una fetta di pubblico più ampia e offrire delle esperienze più immersive, permettendo alle persone di seguire show americani dal proprio paese e nella propria lingua.

Per raggiungere spettatori di diverse lingue e nazionalità è necessario però doppiare e sottotitolare una enorme quantità di contenuti. Ed è qui che entra in gioco la traduzione audiovisiva.

Cos’è la traduzione audiovisiva?

Con traduzione audiovisiva ci riferiamo al processo di traduzione di elementi multimediali (come le parti dialogate di un filmato) in un altra lingua e cultura. Si tratta di un settore specializzato all’interno dell’industria della traduzione, non privo di sfide e difficoltà. Prima di concentrarci su queste però, facciamo un passo indietro e vediamo quali sono i due principali tipi di traduzione audiovisiva.

I diversi tipi di traduzione audiovisiva

La traduzione audiovisiva conosce diversi sottogeneri, ma sono due le attività che per prime vengono in mente: il doppiaggio (voice over) e la sottotitolazione (subtitling).

Doppiaggio

Il doppiaggioconsiste nella resa in un’altra lingua di tutti gli elementi parlati presenti in una serie o in un film. L’audio originale viene sostituito con una registrazione che viene successivamente unita con la colonna sonora, mantenendo comunque effetti e rumori di sottofondo.

Una delle principali sfide è quella di dover sincronizzare le parole con i gesti e i movimenti delle labbra dei vari attori. Riuscire a convincere il pubblico che gli attori stiano parlando la lingua di un determinato paese è un compito che richiede moltissima flessibilità. Il doppiaggio non si limita però ai film e alle serie tv che ci vengono proposte da Netflix, ma si tratta di un settore florido che si estende a diverse categorie come la musica e i videogame.

Sottotitolazione

Tra le alternative al doppiaggio più popolari troviamo la sottotitolazione. In alcuni paesi come il Belgio e il Portogallo, questa tecnica rappresenta lo standard. E a differenza del doppiaggio si tratta di un processo più veloce e meno costoso.

Nella sottotitolazione la traccia audio originale viene lasciata intatta, mentre si vanno a tradurre le componenti audio nella lingua di destinazione. Il tutto viene poi incluso nella parte inferiore dello schermo. La sottotitolazione non è certo più semplice del doppiaggio e anch’essa presenta delle sfide particolari. Tra queste ci sono sicuramente la presenza di espressioni idiomatiche e colloquiali, che devono essere tradotte rispettando le restrizioni a livello di spazio e nel numero di caratteri.

Sottotitoli codificati

Nonostante i sottotitoli codificati o Closed Captions (CC)e i sottotitoli sembrino a prima vista simili, questi svolgono due funzioni differenti. Se i sottotitoli presentano un’alternativa testuale ai diversi dialoghi del filmato, quelli codificati oltre a integrare il dialogo, forniscono anche tutti quegli elementi extra testuali e le parti importanti della colonna sonora. Alcuni esempi? Un oggetto che cade, un telefono che squilla e tutti quegli altri segnali audio che necessitano di descrizione.

Le sfide della traduzione audiovisiva

Qualunque metodo tu scelga, che sia il doppiaggio o la sottotitolazione, esistono sfide che si estendono a tutto il campo della traduzione audiovisiva. Alcune di queste sono linguistiche, mentre altre possono dipendere dal formato. Eccone alcune.

Diffusione rapida

La natura ormai internazionale dei programmi fa sì che il pubblico da diverse parti del globo si aspetti di accedere agli episodi delle loro serie preferite non appena questi siano disponibili nella propria lingua. Questo rappresenta una grossa sfida per i traduttori, che devono lavorare con tempi strettissimi.

Linguaggio colloquiale e dialoghi

Una delle grosse sfide della traduzione audiovisiva è la resa dei dialoghi informali. Questi presentano elementi ostici come giochi di parole, espressioni colloquiali e humour, che necessitano di molta creatività e ingegno per una resa efficace.

Nomignoli e battute possono continuare a svilupparsi stagione dopo stagione e, per tradurli in modo corretto, gli esperti linguistici devono tenersi costantemente aggiornarsi sul necessario background culturale.

Termini culturali specifici

Spesso le serie e i film hanno la capacità di trasportare lo spettatore in un altro mondo, caratterizzato da diverse peculiarità e una terminologia tutta sua. I traduttori devono spesso ricorrere, per questi motivi, a calchi e/o spiegazioni, cercando un equilibrio tra il mantenimento degli elementi originali e la facilità di comprensione per lo spettatore.

Tecnologia

La tecnologia ricopre un ruolo centrale per chi si occupa di traduzione audiovisiva. Non ci si limita infatti a lavorare con i classici software di traduzione assistita, ma è necessario conoscere sistemi di sottotitolazione, di elaborazione delle immagini e dell’audio. Tutto questo aggiunge un gradino di difficoltà sia per i fornitori di servizi linguistici, che per i project manager e i traduttori.

Puoi scegliere il metodo di traduzione audiovisiva che più preferisci, ma traduttori professionisti, aggiornati sulle ultime tecnologie e con la necessaria esperienza e comprensione del mondo sono un elemento necessario per localizzare in modo efficace i tuoi contenuti.

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